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Prossima uscita: "Una Storia Infinita"
Sono fiera ed emozionata nel potervi finalmente comunicare questa grandissima novità! Tra qualche giorno uscirà un nuovo singolo intitolato "Una storia infinita" ...scritto da Mogol e Lavezzi , interpretato in duetto da me e Mario... una meravigliosa canzone che sarà pubblicata a breve per impreziosire l'album Mogol/Lavezzi in prossima uscita!

Le parole non sono sufficienti ad esprimere la gioia che sento, sono grata per tutto questo... un vero sogno aver realizzato questo lavoro con i numeri uno della storia della musica italiana in una location spettacolare! Ecco alcune foto dello shooting...

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Intervista a Cristina

Abbiamo incontrato Cristina in questo secondo pomeriggio dell'anno per aprire un 2016 all'insegna delle novità e della spensieratezza: perchè incontrare Cristina è sempre garanzia di trovare un sorriso. Eccoci dunque in salotto, tra pile di spartiti e raccoglitori di testi - ma soprattutto in compagnia di un splendido pianoforte - per farle qualche domanda curiosa su di sè e sul suo essere insieme un ruggente animale da palcoscenico e...una tenace insegnante di musica!

Curiosi di sapere cosa ci ha risposto?

Staff - Ti abbiamo raggiunto a Rimini, nella casa in cui vivi da tanti anni! Intanto grazie dell'ospitalità! E allora cogliamo l'occasione per parlare di questa città e delle tue origini...

Cristina - Rimini è una città bellissima, né troppo piccola né troppo grande, in cui ogni cosa è a portata di mano... il mare con la sua aria fresca che sa di libertà e un entroterra meraviglioso ricco di storia e arte! Qui sono cresciuta ma le mie radici si estendono un po’ più in là! La mia nonna materna infatti è originaria di Lima (Perù), dove incontrò il mio nonno mantovano; mia madre è nata a Lima ed è poi cresciuta e vissuta con la sua famiglia a Rimini.

Mio papà invece mi ha regalato un po’ di sangue caldo del centro sud, infatti è di Sulmona (Abruzzo) altra città meravigliosa. Quindi pur avendo forti legami con Rimini, sento di appartenere a più luoghi, più realtà, più culture. Ho parenti in diversi paesi del mondo e, in special modo, sento fortissime le mie origini sudamericane e amo la lingua spagnola e la cultura da cui proviene quella parte della mia famiglia!

S - Ti conosciamo poliedrica sul palco, mentre ti destreggi tra lo strumento ed il microfono (per non dimenticare le tue doti di intrattenitrice e ballerina), metodica nell'insegnamento. A quale professione senti di appartenere?

C - Io sono una musicista, posso dire di avere questa fortuna! Dopo il liceo scientifico avrei potuto iscrivermi ad una facoltà universitaria ma non ho potuto fare a meno di seguire il mio cuore scegliendo la musica e ho continuato gli studi del pianoforte, diplomandomi nel 2010. Nel frattempo ho preso lezioni di canto da una bravissima insegnante jazz, a cui devo le basi per un buon canto. Ma al di là di quelle lezioni e di altre 6 prese da un’insegnante lirica, posso affermare di essere un’autodidatta nel canto e di essere migliorata passo passo grazie all'attività live che oggi mi impegna a tempo pieno.

S - Cosa apprezzi di più del tuo lavoro?

C - Nonostante la fatica fisica e mentale che implica - prima, durante e dopo le performance - questo è il lavoro più bello del mondo perché posso esprimermi ed emozionare, ciò che più amo, in un arricchimento costante di esperienze umane e professionali! Dedico il tempo rimanente ad impartire lezioni private di pianoforte e musica, attività non meno emozionante e stimolante.

S - Quale rapporto hai con il tuo strumento, il pianoforte?

C - Credo che lo strumento mi abbia aiutata e mi aiuti continuamente ad esprimere me stessa, a formare il mio carattere. Non è stato facile arrivare al diploma, c’è voluta tanta costanza e forza d’animo. Lo studio di uno strumento è davvero formativo, sensibilizza e fortifica, è un percorso che consiglierei a tutti... perché il pianoforte non dà niente gratuitamente, e soprattutto nello studio classico, ogni piccolo miglioramento è frutto di impegno e sacrifici...ma ripaga con enorme soddisfazione! Io ho iniziato da piccolina, avevo solo nove anni, ma sentivo forte questo desiderio e, non senza difficoltà, l’ho portato avanti fino alla fine. In più strimpello la chitarra e amo le percussioni!

S - A quale persona ti senti più legata?

C - Rispondere a questa domanda è difficile perché sia mia madre che mio padre sono meravigliosi e grazie al loro amore e ai loro insegnamenti sono diventata la persona che sono oggi. Se proprio devo scegliere una persona non posso far altro che nominare la mia mamma, Franca. Da lei ho imparato i valori dell’educazione, della generosità...il rispetto, la sincerità e l’umiltà (che credo sia fondamentale nel mondo della musica) e a non vivere solo di cose, ma piuttosto di sentimenti. Mi ha insegnato a credere nei miei sogni anche in mezzo a tutti i problemi della vita reale e a perseguirli anche lottando, senza smettere mai di credere... credere…Soprattutto mi insegna ogni giorno che bisogna dare amore e rispondere con dolcezza e rispetto anche se tante volte si resta delusi dalla freddezza di tanti e spesso sarebbe più facile essere aggressivi o seguire “il branco”.

S - Oltre alla tua famiglia, con chi hai un rapporto speciale?

C - Devo dire che i musicisti con cui suono e ho suonato in passato, sono e sono stati davvero la mia seconda famiglia... perché il fatto è questo: quando hai una band o devi cantare con persone diverse, devi per forza passarci tantissime ore insieme... fare le prove, farsi ore di viaggio, montare gli strumenti, avere feeling e interplay durante la perfomance, fare le 4 del mattino per smontare tutto, commentare la serata e tornare a casa. Quindi devi entrare a far parte del loro mondo, devi farti conoscere, conquistare la loro fiducia, metterti in gioco, saperti mettere in discussione, saper far rispettare le tue idee con educazione, magari anche discutere per poi - speriamo sempre - farci pace... ogni persona con cui ho suonato mi ha insegnato tanto su come stare al mondo! Sono loro i miei amici e tutti, più giovani o meno giovani, un po’ a proprio modo mi hanno fortificata e mi hanno fatto andare oltre ai miei limiti, sempre di più.

S - Ma...chi è Cristina?

C - Ah ah, bella domanda! Io sono tante persone...molti mi riassumono con la parola artista. Generalmente mi definirei dolce, allegra, tanto sensibile e romantica, perfezionista, un po’ lunatica, non costante né “quadrata” come invece sono ad esempio la mia sorellona Laura e il mio ragazzo, ma capace di restare sveglia tutta una notte e più per finire alla perfezione il lavoro che ho in testa. Sono una che, una volta sicura, si butta a capofitto su quello che fa, senza risparmiarsi. Sono solare e sorridente, pronta a dare amicizia e a mettermi in discussione. Amici e parenti mi conoscono giocherellona perchè adoro ridere ma ho anche un lato più intimo, riflessivo e a tratti malinconico: sarei capace di stare ore ed ore ad ascoltare musica in solitaria a pensare.

Sul palco poi mi trasformo!! Ogni insicurezza svanisce! Chi mi conosce solo vedendomi cantare e suonare infatti crede che io sia una tigre, proprio perché lì sopra non ho paura di niente.

S - Come ti sei avvicinata alla musica?

C - Il merito è dei miei. Suonano entrambi per passione: mamma il pianoforte (è arrivata ad un soffio dal diploma! Canta in un coro polifonico), papà è polistrumentista e appassionatissimo di musica. Posso dire di essere cresciuta in una famiglia in cui l’arte della musica si respira a tutto tondo.

Già a due o tre anni io e mia sorella canticchiavamo filastrocche e canzoncine attorno al pianoforte di mamma e alla chitarra di papà e loro notavano con stupore quanto fossi portata, quanto orecchio avessi e quanta gioia mi desse cantare. A 5 anni, sempre con Laura, ho cominciato a prendere confidenza con il palco cantando in piazze e teatrini locali con una compagnia di musica e ballo per bambini. Per questo il palco è la mia casa e cantare davanti al pubblico non mi fa paura, piuttosto mi dà tanta emozione positiva!

S - Scrivi anche canzoni? C'è stato un momento particolare che ti ha spinto a farlo?

C - Si, ho scritto e registrato alcune canzoni...mi piace scrivere, musica e parole, è come aprire una porticina e riflettere in musica quello che c’è dentro di me. E’ un intenso studio su se stessi...ci vuole cuore, fantasia e passione...forse sono ancora un po’ acerba ma è una crescita continua!

La spinta a scrivere è arrivata subito dopo un grave ed improvviso lutto, una tragedia che ha colpito un caro amico...così, in quel pomeriggio d’estate, mentre tra le lacrime ripensavo a questo trauma, inaspettatamente ho percepito una spinta interiore fortissima che mi ha portata a mettere le mani sul pianoforte....un’ispirazione: dopo trenta minuti avevo scritto tutto, parole e musica...come se la persona che si era tolta la vita avesse voluto usarmi come intermediario di un messaggio.

La canzone è splendida e ogni volta mi commuovo. Da lì ho capito che ero in grado di scrivere canzoni e ho iniziato un nuovo percorso, credendo molto più nelle mie capacità!

S - Qual'è il tuo rapporto nei confronti del mondo dello spettacolo e/o musica mainstream?

C - Se ho mai fatto provini nella vita? Devo dire la verità, non ho grandissime esperienze di casting, provini e concorsi perché per mia scelta personale ho sempre preferito fare gavetta suonando in mezzo alla gente e imparando dalle loro reazioni...e in effetti di serate ne ho fatte veramente tante in 12 anni e sono migliorata tanto col tempo.

Ho un nutrito gruppo di amiche, ma anche di spettatori che vengono a stringermi la mano dopo i live, che da tempo mi vorrebbe vedere sul palco di qualche talent, chissà che non sia arrivato il momento di provarci.

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